domenica 22 ottobre 2017

Silvia De Vito Francesco
Lo specchio del tempo

Un libro breve quanto intenso. Una storia che grazie alla scrittura pulita e a uno stile efficace con un io narrante alternato, non può che coinvolgere da subito il lettore. La narrazione da parte delle due protagoniste, avviene in due epoche diverse una lontanissima da noi e l'altra contemporanea in cui due donne lottano per essere se stesse. Ed è proprio la capacità dell'autrice di renderle diverse ma nello stesso tempo simili per via della stessa problematica lotta per l’affermazione della loro identità ciò che rende speciale il romanzo. Lo scopo è dimostrare che nonostante il passare dei secoli una donna deve sempre combattere perché dopotutto la società non la tratta in modo tanto diverso ma ha ancora pregiudizi e preconcetti. Questo viene portato avanti brillantemente grazie a un espediente letterario che unisce due vite che altrimenti non si sarebbero incontrate. Il fatto che Erminia e Herminia vivano in epoche tanto diverse non significa che non abbiamo lo stesso desiderio di libertà individuale e realizzazione personale. La cosa assurda e ben congegnata è il fatto che però entrambe si sentano sconfitte dall'epoca in cui vivono da come viene considerata la donna. Ancora oggi infatti esistono i padri padroni che creano e dirigono a loro piacimento i destini delle loro figlie femmine imponendo loro chi amare. Ma è proprio grazie alla lotta per il  vero amore che le protagoniste scopriranno la felicità. Sia nel Medioevo che nel presente quindi ciò che realmente non è cambiato è la forza dell'amore.

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